Le aziende di TPL in pole position per rispondere all’evoluzione della domanda di mobilità
In un momento di grande ripresa economica e turistica dell’Italia, che coincide in questi giorni con la dichiarazione ufficiale dell’OMS sulla fine della pandemia da Covid, è quanto mai di grande attualità il dibattito che stiamo sviluppando all’interno delle aziende aderenti a ASSTRA in merito all’evoluzione del Trasporto Pubblico Locale dal concetto di ‘trasporto’ al concetto di ‘viaggio’. Oggi, infatti, i bisogni di mobilità non sono più definiti solo dalle categorie tradizionali degli utenti del TPL (lavoratori, pendolari, studenti), ma si sono diversificati, soprattutto in ambito turistico e non più in stretta connessione con gli spostamenti per lavoro o studio. Si tratta pertanto di ridefinire spostare l’obiettivo delle imprese TPL dalle categorie alle persone ed alle comunità territoriali, costruendo servizi flessibili che affrontino esigenze diverse di mobilità.
In questo contesto estremamente variabile, l’innovazione tecnologica si colloca quale strumento importante e potente al servizio dei nuovi concetti di offerta del servizio, quali MaaS (Mobility as a Service) e MaaC (Mobility as a Community), che vanno entrambi nella direzione di utilizzare piccoli mezzi per l’ultimo miglio in funzione dei grandi operatori di mobilità in sede fissa. E così bus a chiamata, car sharing elettrico o altre soluzioni da ultimo miglio, completano l’offerta di mobilità soddisfacendo le diverse esigenze.
Quello che conta è che il servizio funzioni per le persone, prendendo atto di quello che tutti gli ultimi Studi sulla domanda di mobilità ci stanno mostrando, e di cui ci occupiamo regolarmente sulla nostra rivista, e cioè che la gran parte delle persone trasportate ha cambiato le proprie abitudini di mobilità. La pandemia ha trasformato il percepito del lavoro, lo smart working è diventato elemento di negoziazione sindacale e mentre prima era una eccezione oggi è regola, e così l’orario di punta per le aziende di TPL ha caratteristiche diverse rispetto al 2019.
Nei prossimi mesi affronteremo sfide importanti: l’approccio MaaS può rappresentare la chiave per progettare e realizzare Hub di servizi digitalizzati di trasporto integrato e sostenibile, nuovi nodi di una rete a servizio delle imprese e delle economie sui territori.
MaaS rappresenta oggi una mobilità completamente nuova, che mette al centro il cittadino-cliente e offre grandi potenzialità per l’intero settore del trasporto pubblico e l’indotto, tutte da sfruttare.
Si tratta di una straordinaria opportunità non solo per le imprese del TPL, ma soprattutto per lo sviluppo e la qualità della vita dei territori, in quanto in grado di ampliare l’accesso a servizi di mobilità sostenibile, capaci di ridurre le esternalità negative in termini sociali, ambientali ed economici. MaaS è, di fatto, un modello di business e di governo che varia in ragione delle caratteristiche del territorio e della domanda di servizi.
Le aziende di trasporto pubblico locale sono nella condizione ideale per cogliere le opportunità connesse alla nuova mobilità e ai nuovi modelli organizzativi del lavoro, poiché hanno nel proprio DNA e nella propria esperienza le capacità per assicurare il diritto costituzionale alla mobilità, che tradotto in termini concreti significa continuità, capillarità e sicurezza del servizio pubblico.
Pertanto, la grande conoscenza del mercato e dei sistemi di mobilità rende le aziende aderenti ad ASSTRA candidate ideali ad essere contemporaneamente operatori di servizi di TPL e MaaS integrator/operator.
Andrea Gibelli, presidente Asstra