12/11/2015
APERTO A CAGLIARI IL XII CONGRESSO NAZIONALE ASSTRA
Roncucci: per il cambiamento ci vuole assunzione di responsabilità da parte di tutti, le imprese pronte ad accettare l’apertura del mercato e regole più stringenti sui finanziamenti, ma senza quadro politico di rilancio mobilità tutto inutile
“C'è bisogno di un cambio di passo, a partire anche da noi, per un sistema di mobilità più efficiente e moderno. Imprimere una svolta ad un settore come il nostro può rappresentare un passo importante a favore dell'economia del Paese, per la vita delle persone e per la sostenibilità delle nostre città”
A parlare è Massimo Roncucci e lo fa a nome delle imprese di trasporto pubblico locale rappresentate da Asstra, l’associazione nazionale maggiormente rappresentativa del settore, in apertura del convegno nazionale che l’associazione organizza oggi e domani a Cagliari presso l’hotel Regina Margherita. Non si tira mai indietro Roncucci di fronte all’assunzione di responsabilità, rischi compresi, che il cambiamento comporta.
“Il cambio di passo è anche nella nostra mentalità : dobbiamo passare da semplici aziende erogatrici di servizi ad aziende di produzione di servizi che devono operare per l’economicità aziendale, per l’efficienza della produttività, con piena autonomia decisionale e imprenditoriale, mettendo al centro il cittadino/cliente così da produrre servizi in grado di soddisfare la domanda di mobilità. Sappiamo però bene che questa volontà, se non inquadrata in un disegno di scelte strategiche più ampie in grado di far emergere la centralità del trasporto pubblico anche come opportunità per la ripresa e la crescita, non ci consentirà di realizzare quel cambiamento di cui c'è bisogno.
Sullo stato di salute delle nostre aziende, il quadro non è quello che spesso viene dipinto nei mass media o nelle dichiarazioni di taluni esponenti politici e tecnici. Per esempio noi oggi abbiamo il 77% delle aziende che chiudono il bilancio in utile e va detto che il grosso delle perdite (oltre il 74%) si concentra in pochissime aziende, inoltre la sofferenza finanziaria delle imprese TPL concentrate in alcune regioni deriva da cronici ritardi nei pagamenti dei corrispettivi. A me piacerebbe capire se nei casi di indebitamento, conclude Roncucci, la causa sia una cattiva gestione, i bassi corrispettivi o i ritardati pagamenti o perché vengono chiesti servizi senza sapere preventivamente l'ammontare delle cifre. Ben vengano dunque regole più stringenti come i costi standard che ci aiuteranno a fare chiarezza, almeno sotto il profilo delle risorse”
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