28/06/2007
“Un giudizio senza appello e molto sbrigativo quello espresso sulle municipalizzate stamattina dal presidente dell’Antitrust dai microfoni di Radioanch’io. Riteniamo, al contrario, che il settore meriti un giudizio più articolato e più vicino alla realtà. Basti pensare che queste “piccole IRI” , infatti, hanno avuto un tasso di crescita del fatturato negli ultimi 3 anni del 41%; quello degli investimenti tecnologici salito del 20,5%; quello dell’occupazione che tocca il 3,7%; ed un aumento della produzione in tutti i settori ( Confservizi, dati economici e produttivi 2007) “ A parlare è Marcello Panettoni, il presidente di ASSTRA, l’associazione che riunisce le aziende di trasporto pubblico locale “Un tasso di crescita di tutto rispetto anche secondo il punto di vista di un’azienda privata, con la sola differenza che quest’ultima non deve tenere conto del rispetto del servizio universale per i cittadini con gli oneri ed i limiti all’attività imprenditoriale che ne conseguono, come invece devono fare le ex municipalizzate. Quanto poi alla condizione contraddittoria dell’ente locale, regolatore e imprenditore nello stesso tempo, questa contraddizione è una realtà di cui fanno le spese innanzitutto le aziende, la cui crescita è spesso frenata proprio da questa situazione. Non a caso reclamano da tempo un quadro di regole chiaro e trasparente. Ma questo nodo, da una parte riguarda tutte le imprese pubbliche, anche quelle di proprietà delle regioni e dello stato come le Fs – tanto per citarne una – e dall’altra può essere sciolto solo dalla politica. Speriamo che venga fatto presto” Panettoni esprime inoltre soddisfazione ma anche preoccupazione per l’annunciato decreto per i test anti-droga ai lavoratori del comparto “ Accogliamo con grande soddisfazione l’iter messo in moto dal Ministro Livia Turco per l’obbligatorietà dei test anti-droga. Aspettavamo da ben 17 anni il provvedimento annunciato! Tuttavia, secondo quanto anticipato dalle agenzie di stampa in questi ultimi giorni, sembra profilarsi un testo di legge sicuramente ispirato ad assicurare la sicurezza dei cittadini ma in cui gli oneri sociali derivanti dall’azione di prevenzione sembrerebbero tutti a carico delle imprese e niente a carico del Welfare"