ASSTRA al PAYVOLUTION di Milano, l’impatto del cliente digitale per i trasporti pubblici locali

14/11/2016

Primo Salone dei pagamenti organizzato dall’ABI

I sistemi non cartacei di emissione e validazione dei biglietti sono essenziali per combattere la piaga dell’evasione tariffaria: oggi su 100 passeggeri trasportati mediamente 20 non pagano. Ma non tutti sono evasori per scelta. Il biglietto digitale semplifica la vita a chi sale sui mezzi pubblici.

Eccezionale affluenza di pubblico al primo Salone dei pagamenti. Nel corso della tre giorni di Milano conclusasi venerdì scorso il mondo bancario si è interrogato sulle strade giuste da percorrere per essere all’altezza dell’era del cliente digitale in un dialogo aperto a tutti i settori influenti (dall'industria, ai servizi e alla PA). Per i trasporti pubblici locali è intervenuta l’ASSTRA, nella persona del direttore Emanuele Proia, che ha messo in evidenza “gli sforzi eccezionali delle aziende del settore per introdurre sistemi di pagamento dei biglietti più semplici ed efficaci: già il 63% dei nostri associati ha sistemi di biglietteria elettronica, l’85% di quelli che non ce l’hanno pensa di introdurli a breve. I sistemi non cartacei di emissione e validazione dei biglietti sono essenziali per combattere la piaga dell’evasione tariffaria: oggi su 100 passeggeri trasportati mediamente 20 non pagano. Tutti evasori volontari? Ci sono alcuni pregiudizi da sfatare: molti, soprattutto fra i viaggiatori occasionali, non pagano perché non sanno come fare per procurarsi i biglietti a terra, soprattutto la sera e nei giorni festivi. Fra quanti non pagano il biglietto volontariamente la maggior parte non sono, come molti pensano, gli extracomunitari, ma gli studenti. Abbiamo constatato che sistemi di pagamento come le App e gli SMS, particolarmente graditi ai giovani, contribuiscono a ridurre significativamente l’evasione. L’altro sistema in uso, pagare attraverso credito telefonico, sarebbe molto comodo ma sconta commissioni ancora elevate. Sarebbe molto utile anche la possibilità (che oggi non c’è perché il costo dei biglietti lo decidono le regioni) di introdurre una flessibilità tariffaria che tenga conto dei flussi: pagare meno nelle ore di morta, di più in quelle di punta. In altri paesi ha dato un contributo fondamentale a migliorare il servizio. La nuova frontiera sono i pagamenti con le carte di credito contactless da cui ci aspettiamo molto».

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