Audizione ASSTA – Commissione Trasporti Camera dei Deputati RONCUCCI: correggere il decreto Madia sulle società partecipate per evitare la disparità di trattamento delle imprese pubbliche.

15/03/2017

Il buon funzionamento di una riforma che coinvolge le società partecipate”, afferma Massimo Roncucci – Presidente Asstra,non può prescindere dalla necessità di consentire alle tante società pubbliche virtuose non solo di poter partecipare alle gare anche fuori dal territorio di riferimento, ma anche di presentarsi a questo importante appuntamento in condizioni di parità formale e sostanziale rispetto agli altri competitors pubblici e privati. Assoggettare le società controllate operanti in mercati aperti alla concorrenza, con le regole e logiche proprie delle pubbliche amministrazioni, significa comprimere ingiustificatamente ed illegittimamente la capacità e la libertà gestionale di queste procurando inevitabili svantaggi competitivi in danno delle stesse e, quindi, depauperamento del valore che queste rappresentano per gli enti pubblici e le collettività di riferimento.

La revisione del decreto Madia sulle società partecipate rappresenta un’importante ed imperdibile occasione per garantire non solo la “qualità formale” del testo ma anche  il miglior funzionamento di una riforma così importante. Quanto affermato dal Consiglio di Stato nel parere reso ieri sullo schema di decreto correttivo del dlgs 175/2016 rappresenta, ad avviso dell’Associazione, il faro che deve indirizzare l’azione governativa in fase di adozione del decreto “correttivo”.

 “L’auspicio che esprimo, a nome delle imprese rappresentate da Asstra”, prosegue Roncucci, “è che l’operare in contesti sulla base di affidamenti acquisiti con procedure competitive costituisca, come ribadito dallo stesso  Consiglio di Stato, un “indice sintomatico” della idoneità delle società pubbliche ad essere escluse dall’ambito di applicazione del decreto. Confido, pertanto, che il decreto correttivo contempli espressamente sia il chiarimento finalizzato a consentire la partecipazione delle società pubbliche alle gare anche fuori dal territorio sia la previsione per cui le società controllate operanti nel mercato siano assoggettate alle disposizioni, maggiormente compatibili con la concorrenza, previste per le società a partecipazione pubblica non di controllo”.

 

 

 

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