Clamorosa sentenza della corte costituzionale sui servizi pubblici locali dichiara illegittimità costituzionale art. 4, decreto legge 138 ASSTRA chiede alla politica basta confusione sulle regole

20/07/2012

"La sentenza della Corte non coglie di sorpresa le aziende di trasporto pubblico locale, che già un anno fa avevano messo in evidenza la fragilità di un intervento di legge, quello dell'art. 4 con cui il Governo aveva replicato nella manovra di Ferragosto dell'anno scorso l' art. 23 bis, sottoposto a referendum nella vicenda sulla cosiddetta privatizzazione dell'acqua" Lo rende noto Marcello Panettoni presidente di ASSTRA che rivolge alla politica un accorato appello: "Ora bisogna mettere mano per il settore del trasporto pubblico a provvedimenti chiari e concreti, che sulla scorta di una legge di riforma che esiste da 15 anni, la 422 , ed all'interno del regolamento europeo 1370/2007, tiri fuori dalle sabbie mobili di una legislazione a corrente alterna, pasticciona e pasticciata come dimostra oggi la sentenza della Corte, un settore essenziale per i cittadini. Sino ad oggi l'aver inserito i trasporti locali nella disciplina generale dei servizi pubblici ha prodotto un unico effetto: il blocco effettivo di qualsiasi vero processo di riforma e di apertura del mercato. Proprio ieri abbiamo denunciato il baratro economico che potrebbe inghiottire a breve i bus, tram e metro del paese. E' ora necessario che la politica assicuri al nostro settore regole chiare, certezza dei finanziamenti e adeguate forme di tutela del lavoro"
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