Convegno sul futuro del Tpl a Gorizia: onore al merito per la regione del Friuli Venezia Giulia!

18/10/2013

“Onore al merito al Friuli Venezia Giulia per quello che è stato fatto nella regione in materia di trasporto pubblico locale –  così risponde a Debora Serracchiani, governatrice del Fvg, Marcello Panettoni intervenendo il 18 ottobre a Gorizia durante il convegno “Un’Esperienza al Confine”

“ Il Friuli Venezia Giulia ha provato nei fatti che il percorso di riforma del TPL,  varato nel lontano 1997 con la 422, non era una favola per sognatori ma un formidabile strumento pratico per amministratori locali desiderosi di dare una svolta vera al trasporto pubblico locale. La differenza tra sogno e realtà sta tutta qui: in Fvg sono andati avanti mettendo in pratica i principi della 422, nel resto d’Italia si è andati avanti col movimento lento del gambero: un passo avanti e due indietro. Lo dimostra il fatto che noi siamo ancora qui a chiedere stabilità di regole, risorse e investimenti per tutto il TPL a livello nazionale, mentre in Fvg hanno già realizzato da qualche anno l’apertura regolata del mercato; superato la frammentazione delle imprese con partenariato pubblico-privato; hanno contratti di servizio con i compensi indicizzati; gli investimenti  sono previsti all’interno del contratto di servizio; l'AVM sui mezzi ed il controllo della flotta è la regola"

Panettoni è entrato poi nei dettagli del quadro nazionale  elencando i  punti fondamentali per rimettere in moto il TPL e scongiurare il crollo del servizio in intere regioni.” Primo tra tutti bisogna dare stabilità al Fondo Nazionale Trasporti, la cui dote  blindata per i trasporti è oggi di soli 4,9 Miliardi a fronte del fabbisogno minimo di 6,4 miliardi di Euro. Molto importante è riavviare la manovella dello sviluppo svecchiando un parco mezzi che è alla frutta,  dopo l’azzeramento degli ultimi anni di ogni investimento nel settore.  Come abbiamo già detto, per riportare a sostenibilità il parco autobus bisognerebbe mettere in servizio 3.400 bus nuovi all’anno per 10 anni, in questo modo si abbasserebbe a 7 anni l’età media del parco, che oggi è arrivata a toccare una media di 12 anni. Se si dovessero confermare gli investimenti previsti dalla bozza della legge di stabilità, si potrebbero acquistare 650 autobus all’anno per tre anni. Vi lascio calcolare la differenza enorme che rimarrebbe da colmare per risolvere il problema”

 

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