30/05/2014
Introdurre nei contratti di servizio per la gestione dei trasporti pubblici locali una norma che renda legittimo durante l’esecuzione del contratto, come decisione unilaterale del committente, il taglio del 30% dei servizi e del relativo corrispettivo per l’azienda di trasporto. E’ quanto prevede una modifica alla bozza del disegno di legge di riforma dei servizi pubblici locali del paese che Governo e Regioni stanno discutendo in questi giorni.
“Siamo molto preoccupati da questa opzione. Se fosse effettivamente introdotta nei contratti di servizio, diventerebbe un ostacolo serio sul percorso di difficile ma indispensabile risanamento dei trasporti pubblici locali. Si svuoterebbe infatti il processo di liberalizzazione del settore, riducendo quasi a zero l’interesse degli operatori a partecipare alla gare. Chi potrebbe gestire bene con un contratto di servizio che non dà certezza di programmazione e di corrispettivo? Inoltre verrebbero messi fortemente a rischio sia l’occupazione del settore che il diritto alla mobilità dei cittadini. La possibilità di un taglio fino al 30% in meno dei servizi produrrebbe inevitabilmente una quantità di esuberi e con perdita del posto di lavoro, oltre a ridurre fortemente la quantità e la qualità del trasporto pubblico”
E’ questo il commento preoccupato di Massimo Roncucci rispetto a questa eventualità allo studio del governo e delle regioni, a due giorni dalla sua elezione alla Presidenza dell’ASSTRA, l’associazione che riunisce le aziende di trasporto pubblico locale del paese.
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