EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE SOTTO CONTROLLO NEL TRASPORTO COLLETTIVO DELLE CITTA'

11/04/2002

Gli autobus, i tram e le metropolitane delle città italiane non costituiscono un pericolo in termini di emissioni elettromagnetiche. I sistemi di trasporto collettivo non mettono, infatti, in alcun modo a rischio la salute di utenti, lavoratori e cittadini. Questo è il dato più significativo emerso da un’indagine sui campi elettromagnetici e il sistema trasporti, condotta da ASSTRA Associazione Trasporti (l’associazione che comprende le aziende di autobus, tram e ferrovie locali), Università “La Sapienza"di Roma, Politecnico di Torino e Università Federico II di Napoli. L’indagine è stata effettuata su un ampio campione delle aziende di trasporto pubblico di Milano, Torino, Roma e Napoli che, oltre a rappresentare il 25-30% dell’intero settore - con oltre 2 miliardi di passeggeri trasportati ogni anno, per un totale di circa 400 miliardi di chilometri - comprendono i sistemi di trasporto pubblico locale su gomma, tranvie e metropolitane. In particolare, sono stati presi in esame circa 20 tram, 8 filobus, 12 autobus, 10 sottostazioni e 30 siti. La conclusione è stata la verifica scientifica che i campi elettromagnetici emessi dal sistema del trasporto pubblico di massa rientrano ampiamente nei limiti delle attuali normative. I risultati dell’indagine sono stati presentati, questa mattina, a Riomaggiore, nel corso del Convegno “Emissioni Elettromagnetiche nel Trasporto Urbano Collettivo” patrocinato dal Parco delle 5 Terre, che proseguirà fino a domani, con esperti del Ministero dell'Ambiente, dell'istituto Superiore della Sanità, docenti universitari e rappresentanti delle aziende dei trasporti. L’indagine è una delle prime iniziative concrete di una Commissione tecnica ad hoc - coordinata da ASSTRA e composta dai rappresentanti delle Aziende di trasporto Pubblico delle città di Milano, Napoli, Roma e Torino - finalizzata a realizzare, in tempi brevi, campagne di misura in grado di monitorare lo stato del sistema del trasporto pubblico in relazione alle emissioni elettromagnetiche. Sebbene la "pericolosità" a oggi scientificamente dimostrata dei campi elettromagnetici sia trascurabile rispetto ad altri tipi di inquinamento – prima di tutto quello atmosferico - la tematica è fortemente avvertita dalla popolazione che la ha vissuta con un comprensibile allarmismo che, in molti casi, non trova alcun riscontro. Di fronte a tale scenario, dovendo coniugare l'impegno di fornire un servizio pubblico essenziale, quale il trasporto di persone, con l'assoluta tutela della salute delle stesse, così come dei propri lavoratori e dei cittadini, a prescindere dagli obblighi di legge, ASSTRA ha sentito il dovere di fare luce sullo stato dell’intero sistema, con un’indagine la cui assoluta scientificità è garantita dagli Enti Accademici qualificati che hanno condotto le misurazioni. Il presidente di ASSTRA, Enrico Mingardi, ha sottolineato l'importanza della ricerca realizzata con l'impegno delle Università e delle aziende e la necessità che, anche per questo aspetto, si sottoscriva un accordo di programma con il Ministero dell'Ambiente. “L'Italia – ha detto - deve essere al passo con gli altri paesi europei anche per quanto riguarda l'impegno delle istituzioni per destinare fondi a un settore strategico come quello del trasporto locale”.
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