30/09/1997
Federtrasporti, Anac e Fenit visti i provvedimenti assunti in sede di legge finanziaria che non consentono, così come accordato, l'effettivo risanamento del settore e considerando che parallelamente entro oggi andava sciolta la riserva sull'ipotesi di accordo sottoscritto il 25 luglio scorso, hanno comunicato alle organizzazioni sindacali che in questo contesto non sono in grado di conferire esecutività all'ipotesi contrattuale. "Quest'ultima infatti - afferma il presidente di Federtrasporti, Enrico Mingardi - è stato il prodotto di una diffusa trattativa che aveva mediato il governo assumendosi precisi impegni per il risanamento del settore: manovra sull'Iva con armonizzazione all'aliquota più bassa, abbattimento di sei punti della contribuzione previdenziale del settore, tesoreria unica, piano di investimenti e ripiano dei disavanzi". "In attesa - conclude Mingardi - di vedere concretizzati i provvedimenti e quindi avviato il risanamento non è economicamente sostenibile per noi avviare l'attuazione del contratto ed esporre le aziende e di conseguenza gli enti locali ad una difficilissima e forse irrecuperabile situazione economico-finanziaria".Ufficio stampa: Gaetano Pedullà