22/02/1999
Le previsioni di domanda autobus per il 1999 sono inferiori del 60% rispetto all’anno precedente perché risultano esauriti i fondi previsti dalle leggi precedenti e ancora non disponibili le somme stanziate due anni fa con la Finanziaria 1997, a seguito del ritardo nel trasferimento di tali somme alle Regioni. In una situazione del genere le aziende costruttrici attiveranno tra breve le misure di flessibilità che riterranno, di caso in caso, più idonee per affrontare la situazione, non escluso il ricorso alla cassa integrazione. A lanciare il nuovo allarme saranno domani mattina Federtrasporti e Anfia, nel corso di una manifestazione congiunta (Hotel Exelsior, Sala Trianon, via Vittorio Veneto 125, ore 10,30) alla quale sono stati invitati gli assessori regionali ai trasporti. Nell’immediato, sottolinea l’Anfia, è necessario che le Regioni attivino i processi per l’accensione dei mutui e la preparazione dei piani di riparto delle disponibilità economiche, sulla base dei fondi di competenza 1997/98 già disponibili. Si tratta di 166 miliardi in grado di generare una domanda di acquisto di circa 4.000 autobus, per la quale esiste una capacità produttiva inutilizzata presso l’industria italiana. E’ la stessa situazione che agli inizi degli anni ’90 aveva causato la più grave crisi del settore dal dopoguerra, con la chiusura del 50% delle aziende produttrici di bus e il dimezzamento dei livelli occupazionali. Federtrasporti chiederà, ancora una volta, un impegno forte del Ministero dei trasporti e del Governo per continuare nell’attuazione del piano decennale per lo svecchiamento del parco autobus, che prevede la sostituzione di 15.000 autobus al ritmo di 1.500 l’anno. Si tratta di una misura indispensabile per far partire con il piede giusto il grande progetto di riforma del Tpl. Il parco autobus italiano in servizio di linea è infatti uno dei più vecchi d’Europa con un’anzianità media superiore a 11 anni contro i 7 della media europea. Con oltre 15.500 veicoli su 40.000 che superano i 15 anni d’età. Di conseguenza, nel documento di Programmazione Economica e Finanziaria dovrebbe essere ribadita l’importanza del Trasporto Pubblico Locale e nella legge finanziaria 2000 dovrebbero essere inseriti 120 miliardi per ciascuno degli anni 2000, 2001, 2002 quali somme destinate a limiti di impegno per rate ammortamento mutui di durata quindicennale, per continuare nell’attuazione del piano rinnovo degli autobus. Occorre inoltre rendere automatico il meccanismo di spesa dei fondi stanziati, in modo da evitare ogni volta la necessità di ricorrere ad uno specifico provvedimento legislativo di spesa. Nel corso della stessa manifestazione, Federtrasporti presenterà il risultato del gruppo di lavoro che ha elaborato le "Raccomandazioni per l’acquisto di autobus urbani da 12 metri –specifiche tecniche" finalizzato ad introdurre degli standard elevati di progettazione e produzione dei mezzi, indispensabili per migliorare la qualità del servizio.