Federtrasporti: il taxi collettivo non penalizza i tassisti

10/09/1997

Grande sorpresa per lo sciopero degli oltre 25mila tassisti ed addetti al trasporto privato contro il Decreto del governo sul trasporto pubblico locale, è stata manifestata da Enrico Mingardi, presidente di Federtrasporti, l'associazione che riunisce oltre 150 aziende di trasporto. "Innanzitutto non mi spiego perché - afferma Mingardi - in un clima di integrazione europea venga contestata così duramente una normativa applicata ormai da anni negli altri Paesi d'Europa. Poi - continua il presidente di Federtrasporti - non comprendo perché essa venga interpretata in forma così punitiva. Il cosiddetto taxi collettivo, infatti - aggiunge Mingardi - si presta a soluzioni dinamiche che rispondono a situazioni di domanda di mobilità debole. Non è contro l'utilizzo del taxi individuale, dunque, ma si rivolge a domanda di mobilità che assai difficilmente potrebbe essere soddisfatta dal taxi tradizionale". "Il paventato rischio, infine - conclude Mingardi - di una deregolamentazione assoluta del settore è priva di qualsiasi fondamento perché proprio tra aziende di trasporto pubblico locale e taxisti sono già sorte, è il caso di Firenze e Mantova, nuove interessanti opportunità e forme di collaborazione nell'ottica di un sempre migliore servizio per i cittadini".Ufficio stampa: Gaetano Pedullà
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