Il decreto anti-crisi ricopre d’oro il Gruppo Ferrovie dello Stato e lascia a terra autobus, tram e metropolitane

16/01/2009

COMUNICATO STAMPA ASSTRA Roma, 16 gennaio 2009 Il decreto anti-crisi ricopre d’oro il Gruppo Ferrovie dello Stato e lascia a terra autobus, tram e metropolitane “Millequattrocentoquaranta milioni di euro, quasi un miliardo e mezzo di euro. Questa la cifra iperbolica assegnata al Gruppo Ferrovie dello Stato nel decreto anticrisi per investimenti non meglio identificati e contratti di servizio. Mentre al trasporto pubblico locale viene destinato un fondo stimabile in 30 milioni di euro. Come se non bastasse, l’attuale stesura del decreto approvato dalla Camera, dimentica completamente le imprese ferroviarie regionali, escludendole sia dal fondo faraonico elargito a Fs/Trenitalia che dallo striminzito residuo concesso al Trasporto Pubblico locale” A parlare è Marcello Panettoni, presidente di ASSTRA l’associazione che rappresenta le aziende di trasporto pubblico locale, all’indomani dell’approvazione alla Camera dei Deputati del cosiddetto decreto anti-crisi che istituisce, all’articolo 25, un fondo per gli investimenti del Gruppo Ferrovie dello Stato con una dotazione pari a 960 milioni di euro per il 2009 e autorizza contestualmente una spesa pari a 480 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, finalizzati alla conclusione di nuovi contratti di servizio per l’espletamento dei servizi di trasporto pubblico ferroviario stipulati da Stato e Regioni con Trenitalia S.p.A. L’ultimo comma dell’articolo istituisce un fondo da ripartire tra gli enti pubblici territoriali per le esigenze di trasporto pubblico non ferroviario. Inoltre, il decreto ignora totalmente una parte significativa del trasporto pubblico locale ferroviario, l’articolo 25, infatti, prevede l’erogazione di risorse al Gruppo Ferrovie dello Stato ma rinvia ad un successivo decreto per la ripartizione del fondo tra le società del Gruppo, tra cui anche Trenitalia S.p.A. che svolge servizi di trasporto ferroviario e RFI S.p.A. che gestisce l’infrastruttura nazionale, e non fornisce alcuna indicazione sulle finalità per cui il fondo è istituito. Le aziende associate ad ASSTRA sono imprese ferroviarie ed anche gestori dell’infrastruttura regionale e come tali operano nello stesso mercato del Gruppo Ferrovie dello Stato. “Siamo stupefatti che la strategia di rilancio e potenziamento del trasporto ferroviario non coinvolga la realtà delle ferrovie regionali e locali che servono 5 mila comuni per un totale di 5 miliardi di viaggiatori l’anno e che, con 12 mila addetti, vantano 3651 km di linea e 160 milioni di cittadini trasportati, prosegue Panettoni che aggiunge: “Ci chiediamo quale sia la logica di mercato, di politica economica ed industriale che sottende scelte simili. La risposta andrebbe data non a noi ma a tutti gli Italiani e soprattutto ai 15 milioni di persone che ogni giorno si spostano in Italia usando autobus, tram, metropolitane e traghetti, contro un milione e mezzo di passeggeri Fs al giorno. Auspichiamo vivamente che nel passaggio al Senato del decreto anticrisi questo incredibile squilibrio e la stupefacente dimenticanza di un intero settore, quello delle ferrovie regionali, vengano sanati” -------------------------------------------------------------- Maria Antonietta Argilli Reponsabile Ufficio Stampa ASSTRA Piazza Cola di Rienzo 80/a 00192 ROMA Tel.+39 0668603549 Fax +39 0668603555 Cell. 3299026942 argilli@asstra.it
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