Le posizioni dei sindacati e delle aziende rimangono distanti

16/12/2003

"Al termine dell'incontro di oggi, la nostra posizione e quella dei sindacati rimangono distanti. A dividerci un modo diverso di calcolare gli aumenti in busta paga applicando il protocollo del lavoro del 23 luglio 1993. Quello che meraviglia è come in base al calcolo del sindacato il salario medio di un autoferrotranviere risulterebbe distante anni luce dai livelli salariali minimi dichiarati alla stampa nei giorni scorsi. Per questo ci sembra arrivato il momento di fare chiarezza sui livelli retributivi reali della categoria. Il salario medio di un autoferrotranviere è di circa 1500 -1.700 euro netti mensili. I Contratti di Formazione e Lavoro riguardano al massimo il 5% dell'intera forza lavoro del settore (circa 120.00 persone). Questo tipo di contratti, sicuramente responsabile di salari d'ingresso notevolmente più bassi del salario medio, è stato introdotto con l'accordo dei sindacati per aiutare il settore ad uscire da uno stato di crisi strutturale di cui il costo del lavoro era un elemento sfuggito ad ogni controllo. Ma al di là dell'accordo tra le parti sociali, il nodo fondamentale per evitare lo stato di crisi del settore e risolvere anche la vertenza verrà affrontato domani. Tutto dipende infatti dalle decisioni e dalle soluzioni strutturali che le Istituzioni saranno in grado di prendere domani all'interno della Conferenza Unificata." Questo è quanto dichiarano ASSTRA ed ANAV, le associazioni datoriali che rappresentano le imprese del trasporto pubblico locale, al termine dell'incontro al tavolo di mediazione tenuto presso il ministero del Welfare a cui hanno partecipato i rappresentanti delle imprese, dei lavoratori e delle istituzioni centrali e locali. ROMA 16 DICEMBRE 2003
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