Sciopero 11 giugno 1998

09/06/1998

Federtrasporti condivide le motivazioni dello sciopero indetto dagli autoferrotranvieri per giovedì prossimo, ma non il metodo. Le aziende di trasporto sono preoccupate per il forte ritardo accumulato dalle Regioni nell’approvare le leggi di settore. Si tratta del passaggio chiave per dar corpo alla riforma del trasporto pubblico locale; una riforma che trasferisce i poteri di indirizzo e di gestione dei trasporti locali dallo Stato alle Regioni. A poco più di due settimane dal 25 giugno - termine entro il quale le Regioni devono varare le leggi sul Tpl - solo una Regione, il Lazio, ha approvato il provvedimento legislativo; 10 Regioni hanno trasmesso la legge dalla giunta al consiglio, mentre nelle altre è buio fondo. "Proprio quelle Regioni che rivendicano sempre maggiori spazi di autonomia - spiega il presidente di Federtrasporti - Enrico Mingardi - al primo importante banco di prova si stanno dimostrando incapaci di far propria una riforma ispirata ai principi dell’autonomia e del federalismo". Ciò nonostante, Federtrasporti ritiene ingiusto far pagare ai cittadini questi ritardi, bloccando per 4 ore i servizi di trasporto. Giusta la motivazione, sbagliato lo sciopero.
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