14/07/2005
Lo sciopero dei trasporti pubblici di domani è uno sciopero che doveva essere evitato. Il Sindacato dichiara di essere disponibile a riprendere le trattative con ASSTRA ed ANAV per trovare una soluzione equa al problema della copertura della malattia per gli autoferrotranvieri, ma intanto non ritira lo sciopero. Le trattative non si fanno con le pistole puntate, soprattutto quando chi ci va di mezzo sono i cittadini. La verità è che le aziende hanno sopportato un costo per la copertura della malattia dal 1 primo gennaio 2005 al 30 giugno 2005 pari ad oltre 60 milioni di euro, per mantenere inalterato il sistema in vigore al 31 dicembre 2004, prima che la legge Finanziaria modificasse il regime speciale degli autoferrotranvieri equiparando il trattamento INPS della categoria a quello dei lavoratori dell’Industria. Questa scelta era determinata dal convincimento che avrebbe garantito un clima sereno ad un confronto così delicato, nel corso del quale ASSTRA è arrivata a formulare ipotesi di soluzione significative, offrendo integrazioni al trattamento INPS per i primi tre giorni di malattia (la paga base nazionale) e, per i periodi successivi, l'integrazione della paga base nazionale con le competenze fisse e continuative per un periodo molto più lungo di quello previsto dalle altre categorie di lavoratori. Le ipotesi presentate oggi dal Sindacato non tengono conto della situazione reale del settore, di grande difficoltà per le aziende e gli enti locali, e soprattutto non è correttamente stimato né l’onere sopportato dalle aziende, né il valore del risparmio conseguente all’eliminazione dello straordinario dalla base di calcolo dell’indennità di malattia. Conveniamo però col Sindacato che la norma introdotta con la legge finanziaria non ha fatto altro che trasferire, per di più raddoppiandoli, i costi per la finanza pubblica dalla spesa per la previdenza a quella per la gestione del trasporto. Tutti i settori hanno ottenuto nel tempo l’integrazione del trattamento INPS nella logica, però, di scambio negoziale: in occasione, cioè, di rinnovi contrattuali. Passato lo sciopero, esaurito il noto rituale delle cifre, ASSTRA si siederà al tavolo del confronto con l’obiettivo dichiarato di definire col sindacato un trattamento di malattia compatibile con le disponibilità del settore. Qui di seguito riportiamo uno schema dei costi relativi alla questione del trattamento di malattia.I dati riportati sono contenuti anche nel documento allegato al presente comunicato: ANNO 2004 SPESE PER LA MALATTIA TOTALE: 122 MILIONI DI EURO DI CUI 30 MILIONI A CARICO AZIENDE 92 MILIONI A CARICO INPS ANNO 2005 - SPESE PER LA MALATTIA CON IL TRATTAMENTO PREVISTO DALL’ART. 1, COMMA 148, DELLA LEGGE FINANZIARIA 2005 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI - - CON IL TRATTAMENTO ANALOGO A QUELLO EROGATO AI DIPENDENTI DELLE IMPRESE PRIVATE DEL SETTORE - CON IL TRATTAMENTO ANALOGO A QUELLO DELL’ANNO 2004 TOTALE : 35 MILIONI DI EURO DI CUI ZERO A CARICO AZIENDE 35 MILIONI A CARICO INPS TOTALE: 93 MILIONI DI EURO DI CUI 58 MILIONI DI EURO A CARICO AZIENDE 35 A CARICO INPS TOTALE: 160 MILIONI DI EURO DI CUI 125 MILIONI A CARICO AZIENDE 35 A CARICO INPS ANNO 2005 COSTO SECONDO LA PROPOSTA SINDACALE TOTALE 142 MILIONI DI EURO DI CUI 107 (125 – 18 MILIONI PER STRAORDINARIO E LORDIZZAZIONE) 35 A CARICO INPS ------------------------------- Maria Antonietta Argilli Responsabile Ufficio Stampa ASSTRA Piazza Cola di Rienzo, 80/a 00192 - ROMA tel. +39 06.68603549 fax +39 06.68603555 cell. 329.9026942 argilli@asstra.it