30/01/2002
L'Associazione Trasporti propone il pacchetto per il rilancio della mobilità collettiva. Oltre alla misura "accise" per i trasporti, parcheggi di interscambio, busvie, car sharing, car pooling e deducibilità fiscale degli abbonamenti dell'autobus 4 miliardi di euro per acquistare, in 5 anni, 20 mila autobus nuovi, da distribuire sull'intero territorio nazionale in sostituzione dei mezzi pubblici vecchi e inquinanti, da finanziare trattenendo una quota pari a 3 centesimi di euro (50 lire) dalle accise della benzina. E' quanto propone ASSTRA, l'associazione delle aziende del trasporto pubblico locale, nell'ambito di un pacchetto per il rilancio del trasporto collettivo, finalizzato a contribuire alla riduzione dell'inquinamento atmosferico e favorire la mobilità pubblica, limitando l'uso indiscriminato e spesso superfluo dell'automobile. Secondo l'Associazione Trasporti, se un provvedimento come questo venisse applicato sull'intero territorio nazionale - grazie a un eventuale patto fra Regioni, Enti Locali e Governo - sarebbe possibile disporre, ogni anno, di poco più di 1.130 miliardi di lire. "Una somma questa - precisa il presidente di ASSTRA, Enrico Mingardi - rigorosamente da vincolare e destinare alle infrastrutture e alla mobilità sostenibile". Trattenere, infatti, 3 centesimi di Euro in più sulle accise della benzina significherebbe molto. Basti pensare che, solo nel 2000, il totale di benzina consumato sull'intero territorio nazionale è stato pari a 22.586.008.578 litri con, in testa alla classifica, la Lombardia, seguita da Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte. La misura "accise" non è l'unica proposta da ASSTRA. Affianco, ci sono i parcheggi di interscambio, gli sgravi fiscali per chi acquista abbonamenti annuali dell'autobus, soluzioni per il trasporto collettivo innovative come il car sharing o il car pooling e la creazione delle "busvia", le corsie preferenziali per i mezzi pubblici di trasporto, ottenute rimuovendo le soste per le automobili e i parcheggi nelle principali direttrici urbane. "Tra le soluzioni anti-inquinamento di questi giorni - precisa ancora Mingardi - alcune, come le targhe alterne, hanno funzionato bene. Ma il nodo della questione deve essere la centralità del trasporto pubblico, a dispetto di un lungo periodo di abbandono delle politiche di potenziamento". Non a caso, dal '96 al 2001, il fondo per il trasporto nazionale per il Tpl è cresciuto solo del 3,2% (passando da 2.524 a 2.605 milioni di Euro) e i biglietti dell'autobus sono aumentati del 6,32%, contro il 10,94% dell'incremento del costo della vita. Nel decennio 1988-1998, mentre in Europa si andava riscoprendo il trasporto pubblico, il parco autobus delle città italiane ha perso 8 mila veicoli: il 25% del totale. E l'età media del parco è passata da 7,7 a 12-13 anni.