08/06/1998
Ogni giorno sono migliaia i passeggeri che utilizzano i mezzi pubblici senza pagare il biglietto. Un esercito difficile da contrastare e che crea un danno considerevole alle aziende di trasporto (circa 200 miliardi l’anno, secondo una stima di Federtrasporti). Per limitare il fenomeno si sono studiate decine di iniziative - dalle campagne di educazione nelle scuole sino all’aumento dell’importo delle multe - senza però riuscire ad incidere significativamente sull’entità del problema. "Una situazione insostenibile - dichiara il presidente di Federtrasporti, Enrico Mingardi - che costringe le aziende ad intensificare i controlli e l’attività di repressione. Si tratta - spiega Mingardi - di misure che sino ad oggi hanno coinvolto in maniera marginale il personale delle società di trasporto (in media, per i controlli, le aziende impiegano solo il 3,8% del proprio personale, verificando appena il 2% del totale dei passeggeri che utilizzano i mezzi pubblici). In assenza di una più diffusa cultura della mobilità e di un maggior rispetto del trasporto collettivo, le aziende si vedranno quindi obbligate ad intensificare la repressione dell’evasione. Mentre da un lato si fa ogni possibile sforzo per ampliare la rete di vendita dei biglietti, dall’altro risulta necessario aumentare i costi delle aziende, incrementando il numero degli addetti alla verifica".