CRISI TRASPORTI PUBBLICI LOCALI- Precisazione del presidente ASSTRA in merito alla situazione della CSTP di Salerno, citata nel comunicato Asstra del 29 marzo 2012.

03/04/2012

"Ritengo doveroso precisare che, citando le aziende di Caserta e Salerno come imprese lasciate andare al loro destino, intendevo lanciare un grido di allarme sulla situazione del settore dei trasporti pubblici locali in Italia. Esiste una differenza tra la situazione di Caserta, tecnicamente fallita, e quella di Salerno, per la quale l'assemblea dei soci ha espresso la volontà di non ricapitalizzare il capitale sociale decretando la messa in liquidazione della CSTP. In quest'ultimo caso confido che l'azienda possa recuperare una situazione di equilibrio economico e finanziario assicurando, come ha fatto fino ad oggi, la mobilità in un'ampia area del nostro paese. Al di là delle differenze, la situazione resta drammatica e preoccupa soprattutto l'incapacità dei decisori politici di rispondere adeguatamente alle problematiche di un settore che serve ad assicurare un diritto essenziale dei cittadini quale quello della mobilità" Prof. Marcello Panettoni, presidente di ASSTRA L'associazione è lieta di pubblicare la nota di precisazione inviatale dal presidente dell'Azienda di Salerno, avv. Mario Santocchio: "Mi sorprendono le parole pronunciate dal presidente dell'ASSTRA Marcello Panettoni rispetto alle vicende che, parallelamente, vedono protagoniste da un lato la nostra Azienda e dall'altro la ACMS di Caserta. Vicende che, seppur riconducibili in qualche modo alla stessa causa, ovvero i recenti drastici tagli al settore del trasporto pubblico imposti dal Governo, sono in realtà totalmente e sostanzialmente differenti, per storia e premesse, e quindi non associabili in alcun modo. Mi corre l'obbligo, pertanto, di intervenire per chiarire una serie di aspetti che, se diversamente interpretati, rischiano di originare ricostruzioni dei fatti non corrispondenti al vero e, soprattutto, lesive dell'immagine della nostra Azienda. E' giusto prima di tutto precisare che la CSTP S.p.A. non è una società fallita. Nell'ultima riunione l'Assemblea dei soci ha espresso la volontà di non ricostituire il capitale sociale, decretando di conseguenza la messa in liquidazione della Società ai sensi dell'art. 2484 del codice civile. Messa in liquidazione, volontaria e non coatta, che è tutt'altra cosa rispetto al fallimento. L'ACMS di Caserta è fallita perché strozzata dai debiti accumulati negli ultimi dieci anni, la CSTP non è fallita ma è stata avviata ad un processo di liquidazione per la volontà dei soci di non investire circa tre milioni di euro per ricostituire il capitale sociale. Parliamo di cifre irrisorie rispetto a situazioni debitorie, pari a decine e decine di milioni di euro, che molte altre aziende del nostro settore denunciano. Vedi ATAC di Roma, vedi CTP o ANM di Napoli, ecc. Giova, inoltre, ricordare che a differenza della ACMS di Caserta, la nostra Società non ha mai chiesto a soci, prima di adesso, un intervento di ricapitalizzazione, a dimostrazione di una stabilità economico-finanziaria che, nonostante i debiti, la CSTP S.p.A. è sempre riuscita a mantenere e gestire negli anni. La messa in liquidazione della nostra società deliberata dall'Assemblea rappresenterà un procedimento "terapeutico" attraverso il quale noi, come Azienda, ed i soci azionisti auspichiamo di poter riuscire in un'opera di risanamento che conduca al raggiungimento di un equilibrio economico-finanziario della società. Non a caso, il provvedimento di liquidazione, proprio perché volontario, può essere revocato in ogni momento successivo, fermo restando ovviamente il ripristino delle condizioni di equilibrio economico-finanziario della società, così come previsto dall'art.2487 ter del codice civile. Tutto ciò premesso, pur comprendendo e condividendo le finalità dell'intervento del Presidente dell'ASSTRA Marcello Panettoni, e le preoccupazioni da cui l'intervento stesso scaturisce, chiedo al vertice dell'Associazione nazionale che ci rappresenta di voler puntualizzare le differenze esistenti tra il fallimento della ACMS di Caserta e l'attuale avvio di messa in liquidazione della nostra società.". avv. Mario Santocchio, presidente CSTP Salerno
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