GIBELLI (PRESIDENTE ASSTRA): AL VIA “ASSTRA RAIL”, CONSORZIO PER LA CRESCITA, LO SVILUPPO TECNOLOGICO ..... DELLE AZIENDE ASSOCIATE. TPL FATTORE STRATEGICO PER IL SUCCESSO DEL PNRR. .....

30/09/2021

Milano, 30 settembre 2021.

 

<< ASSTRA ha inteso raccogliere la sfide che derivano dall’incrocio tra le potenzialità del PNRR e l’attuale fase di transizione post-pandemia dando il proprio concreto contributo con l’avvio di un nuovo strumento consortile tra le aziende del perimetro associativo ferroviario. Si tratta del consorzio “ASSTRA Rail”, mirato allo sviluppo di sinergie e strategie comuni per aumentare l’efficienza e la presenza sul mercato attraverso l’ottimizzazione delle risorse e la condivisione di tecnologie e competenze. Esistono eccellenze e  margini di incremento della capacità produttiva a vantaggio della qualità per l’utente finale e ASSTRA intende accompagnare questo processo di crescita>>. Lo ha dichiarato Andrea Gibelli, Presidente di ASSTRA, associazione nazionale delle aziende del trasporto pubblico locale, in apertura della conferenza dedicata a “Le prospettive del trasporto ferroviario dopo la pandemia” tenuta in occasione di EXPO Ferroviaria 2021- 10a Esposizione internazionale per le tecnologie, prodotti e sistemi ferroviari che si tiene alla Fiera Milano-Rho dal 28 al 30 settembre.

 

<<Con “ASSTRA Rail” oggi partiamo con 10 aziende, di cui 6 del settore interconnesso e 4 isolate, ma siamo fiduciosi che il perimetro si amplierà rapidamente consentendo un ulteriore importante salto di qualità al comparto. Nasce un interlocutore che mette a sistema capacità, know-how e attività, che oggi le nostre aziende tendono ad affrontare individualmente. “ASSTRA Rail” risponde infatti all’esigenza da sempre avvertita di raggiungere un’adeguata massa critica sul mercato, anche tramite la costituzione di una centrale di acquisto e lo sviluppo di professionalità, oggi possibile grazie ad ASSTRA che opera come catalizzatore>> ha aggiunto Massimo Nitti, Presidente Sezione Trasporto Ferroviario ASSTRA.

 

<<Se spostiamo l’orizzonte temporale del PNRR avanti di 50 anni abbiamo di fronte due possibili scenari: il successo della mobilità collettiva su ferro e quello di rincorrere l’innovazione tecnologica legata al trasporto individuale su gomma. La mobilità è legata non solo al livello degli investimenti, ma anche alle abitudini: oggi quindi abbiamo un grande vantaggio strategico se saremo capaci di mettere a terra il PNRR, disabituando i cittadini ad usare il mezzo privato, nonostante questo goda di un’evoluzione tecnologica più rapida rispetto al trasporto collettivo. La cultura prevalente nel Paese e in Europa chiede infatti che le persone possano riappropriarsi degli spazi della città, per questo sorgono limitazioni alla mobilità. Oggi è evidente il vantaggio tattico della mobilità elettrica, ma è non certo che tra 10 anni i mezzi elettrici avranno le stesse possibilità nei centri abitati in quanto una fila di auto elettriche è uguale ad una fila di auto con motore a combustione interna.

 

Il vantaggio strategico per il TPL risiede qui: siamo più centrati, più in grado di muovere persone, più competitivi a svuotare le città rispettando la dimensione umana e sostenibile del vivere comune. Per questo accettiamo oggi la sfida di soddisfare la crescente domanda di chi considera il mezzo collettivo di trasporto su sede fissa la regola e non l’eccezione. Altrimenti l’innovazione tecnologia e le abitudini che nel secolo scorso ci hanno spinto ad utilizzare ognuno il proprio mezzo creeranno il vantaggio immediato di avere una riduzione degli inquinanti, ma senza migliorare la qualità della vita nelle grandi aree urbane in cui l’OCSE attende nel 2050 vivrà oltre il 50% della popolazione del Nord del Mondo e fino all’80% nel Sud>> ha concluso Gibelli.

 

 

 

 

 

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